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Intelligenza artificiale e processi educativi: la Scuola Sant'Anna coordina il consorzio toscano nell'ambito di un tender finanziato dal Consiglio d’Europa per individuare un gruppo di esperti interdisciplinari. Le linee di azione del prossimo biennio

Partecipano Denise Amram, ricercatrice di Diritto privato comparato del LIDER Lab dell’Istituto Dirpolis (Diritto, Politica, Sviluppo) per i profili etici e giuridici e Fabio Pinelli, docente di Informatica alla Scuola Alti Studi IMT Lucca, per le tecniche di machine learning

Data pubblicazione: 17.11.2023
Amram - Strasburgo
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Nell’ambito di un tender finanziato dal Consiglio d’Europa e finalizzato a individuare un gruppo di esperti interdisciplinari per analizzare il ruolo dell’intelligenza artificiale nel settore educativo, la Scuola Superiore Sant’Anna coordina il consorzio toscano, composto da Denise Amram, ricercatrice di Diritto privato comparato del LIDER Lab dell’Istituto Dirpolis (Diritto, Politica, Sviluppo) selezionata per i profili etici e giuridici e Fabio Pinelli, docente di Informatica alla Scuola Alti Studi IMT Lucca, per le tecniche di machine learning.

Tra martedì 21 e giovedì 22 novembre il gruppo di esperti si è riunito a Strasburgo per concordare le linee di azione del prossimo biennio, per supportare le politiche del Consiglio d’Europa in un settore in cui l’uso delle tecnologie basate sull’intelligenza artificiale, anche di tipo generativo, è in continuo incremento.

“L’uso quotidiano di piattaforme e sistemi basati sulla profilazione degli utenti nei processi educativi – spiega Denise Amram - rende necessaria una responsabilizzazione degli Stati Membri ad attuare standard e strumenti di valutazione specifici, per evitare che un uso arbitrario dei sistemi di intelligenza artificiale abbia effetti distorsivi sulla società, ad esempio nei processi di selezione, valutazione, ma anche nelle attività di insegnamento e apprendimento. Questo vale per ogni grado di istruzione e per ogni occasione di sviluppo di nuove conoscenze e competenze, tanto per i bambini, quanto per gli adulti”.

Definire processi virtuosi di adozione di tali sistemi nella prospettiva di promuovere i diritti umani per una società più inclusiva costituisce una priorità del gruppo di lavoro internazionale, fortemente orientato ad analizzare i bisogno delle diverse categorie di stakeholder.